I Monotipi. Lavorare di notte

1945—1956

Sigfrido Bartolini si dedicò alla tecnica del monotipo giovanissimo, tra il 1948 e il '54 indottovi da esigenze pratiche. Costretto ad un impiego commerciale, l'artista aveva a disposizione della pittura soprattutto le sere e le notti.

Bartolini eseguì circa 150 monotipi, fogli di grande spontaneità e felicità cromatica; un momento importante in cui è possibile seguire maturazione tecnica e culturale del pittore.

Apprezzati da Soffici, che ne fu il primo estimatore, i monotipi di Sigfrido Bartolini rappresentano un episodio vitalissimo e singolare dell’arte italiana, soprattutto degli anni Quaranta e Cinquanta. 

La loro studiata immediatezza, insieme colta e popolare, si riallaccia a quel primitivismo ispirato all’arte strapaesana di tutti i tempi, ma anche al doganiere Rousseau. 

Bartolini ne rinnovò le istanze in fogli di grande intensità per i quali, non ancora ventenne, venne notato alla “I° mostra provinciale di pittura, scultura e disegno”, un’esposizione di carattere ricognitivo delle presenze artistiche attive nel territorio pistoiese, organizzata dall’Amministrazione Comunale di Pistoia nel settembre del 1951.

Sui monotipi si veda il volume: Sigfrido Bartolini. Monotipi 1948-2001. Catalogo generale, a cura di E. Pontiggia, Polistampa, Firenze 2010.

 

LA TECNICA

A metà strada tra la stampa e la pittura ad olio, il monotipo si ottiene pressando un foglio di carta sulla composizione dipinta ad olio su una lastra di metallo, mentre il colore è ancora fresco. Si otterrà una stampa in controparte, in un unico esemplare.

Il Trionfo della Morte

Questo gruppo di monotipi fu realizzato da Sigfrido Bartolini in un periodo in cui leggeva le opere di Edgard Allan Poe che lo influenzarono fortemente a causa delle atmosfere drammatiche espresse in maniera intensa dallo scrittore americano.

Inoltre, in quello stesso tempo, fu coinvolto emotivamente dagli eventi causati dalla tragica alluvione del Polesine nel 1951.

Da qui la realizzazione di questo nucleo di opere a carattere allegorico a cui dette come titolo comune: “Trionfo della morte” (più un sottotitolo specifico per ciascuna).